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Shock del papavero della California

Si con­si­glia l’ap­pli­ca­zio­ne shock del papa­vero del­la Cali­for­nia per accom­pagna­re il dolore. 
Papavero della California
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Istruzioni per l’applicazione shock dei semi di papavero della California

  • Gli adul­ti assu­mo­no 3 pipet­te ogni quat­tro ore duran­te il gior­no Tin­tura di papa­vero cali­for­nia­no sen­za alcol uno, mes­co­la­to con almeno 30 ml di acqua o suc­co o 3 capsule. 
  • Usa­lo per uno o tre gior­ni per il dolo­re acu­to. Se neces­sa­rio, puoi ripe­te­re un alt­ro ciclo di ques­ta appli­ca­zio­ne per un mas­si­mo di sei gior­ni con­se­cu­tivi. Quin­di ridur­re a 3 pipet­te due vol­te al gior­no per tre gior­ni se anco­ra neces­sa­rio. Se il dolo­re per­sis­te, uti­liz­za­re il ciclo di sol­lie­vo dal dolo­re cro­ni­co descritto di seguito.
  • Se soffri di dolo­re cro­ni­co, puoi uti­liz­za­re ques­ta appli­ca­zio­ne per un mas­si­mo di set­te gior­ni alla vol­ta, se neces­sa­rio. Ridur­re a 3 con­ta­goc­ce due vol­te al gior­no (se anco­ra neces­sa­rio) per tre gior­ni pri­ma di ini­zia­re un alt­ro ciclo di set­te giorni.
  • Se sei una per­so­na che sen­te son­no­len­za quan­do assu­me il papa­vero del­la Cali­for­nia, dov­res­ti usar­lo con caut­ela. Presta­re par­ti­co­la­re atten­zio­ne quan­do si uti­liz­za­no att­rez­za­tu­re o mac­chi­na­ri o quan­do si intra­pren­do­no lunghi viag­gi in automobile.

Per Bam­bi­ni ecco le quan­ti­tà ade­gua­te Tin­tura di papa­vero del­la Cali­for­nia sen­za alcol elen­ca­ti per ques­ta appli­ca­zio­ne. Se hai doman­de sul papa­vero del­la Cali­for­nia, contat­ta il tuo pediatra. 

  • Da 5 a 8 anni: 10 pic­co­le goc­ce (non pipett­a­te) nel suc­co o nel­l’ac­qua ogni quat­tro ore di veglia
  • Da 9 a 12 anni: 15 minus­co­le goc­ce (non pipet­ta) in suc­co o acqua ogni quat­tro ore di veglia
  • Dai 13 anni in su: 1 con­ta­goc­ce in suc­co o acqua oppu­re 1 cap­su­la ogni quat­tro ore di veglia

Nota: le rac­co­man­da­zio­ni sul dos­ag­gio sono quel­le del nos­tro auto­re pre­fe­ri­to. Noi stes­si non pos­sia­mo for­ni­re alcu­na rac­co­man­da­zio­ne in ques­to caso, poi­ché in Ger­ma­nia ques­te sono riser­va­te solo a medi­ci e ope­ra­to­ri alter­na­ti­vi. 

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