Ingredienti per 4–6 porzioni:
- 500 g di cavolo cappuccio bianco, grattugiato o tagliato a fettine sottili
- 500 g di barbabietola rossa, sbucciata e grattugiata o tagliata finemente (meglio se biologica)
- 1 cipolla grande, tagliata finemente
- 2 carote medie, sbucciate e grattugiate o tagliate a dadini sottili
- 4 spicchi d’aglio, tritati finemente
- 2 patate grandi, grattugiate o tagliate a cubetti fini
- 1,5 litri Brodo curativo O Brodo vegetale
- 1 foglia d’alloro
- 1–2 cucchiai di succo di limone appena spremuto
- 1–2 cucchiai sciroppo d’acero
- sale marino (facoltativo), a piacere
- 2–3 cucchiai di aneto o prezzemolo tritati grossolanamente, per servire
Per la crema di anacardi:
- 110 g anacardi crudi, inzuppato
- 100–125 ml di acqua
- 2–3 cucchiai di succo di limone appena spremuto
- 1/4 cucchiaino Senape in polvere
- sale marino (facoltativo), a piacere
Preparazione:
Metti una pentola di ceramica grande e antiaderente sul fuoco medio-alto. Aggiungere barbabietole, cavolo bianco, carote e cipolle. Rosolare fino a quando le verdure iniziano ad ammorbidirsi, circa 8–10 minuti. Aggiungere l’aglio e le patate e cuocere per un altro minuto finché l’aglio non sarà profumato.
Aggiungere la foglia di alloro e il brodo medicinale. Portare a ebollizione il liquido, quindi abbassare la fiamma e cuocere a fuoco lento, coperto, fino a quando le verdure saranno cotte, circa 20–25 minuti. Per una consistenza più liquida, aggiungere un po’ più di brodo medicinale o acqua.
Togliere la pentola dal fuoco e aggiungere il succo di limone, lo sciroppo d’acero e il sale marino. Assaggia e aggiusta il condimento: la zuppa dovrebbe essere leggermente agrodolce.
Per la crema acida di anacardi, mettere tutti gli ingredienti in un frullatore e frullare fino ad ottenere un composto omogeneo. Se necessario aggiungete ancora un po’ d’acqua fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Per servire, dividere la zuppa in ciotole e guarnire con crema di anacardi (se utilizzata) e aneto o prezzemolo. Servire immediatamente.
Buon appetito!
Fotografie: Maarja Urb